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Antonietta Di Martino infrange il record di Sara Simeoni e vola a 2,02 sulla pedana dello Stadio Primo Nebiolo. Andrew Howe apre la stagione con un buon 8,25; battuto il record del meeting nei 200m maschili con il 20”29 di Brian Dzingai.
Superba prestazione di Antonietta Di Martino al Memorial Primo Nebiolo di ieri sera, venerdì 8 giugno. Una data da ricordare, come il 4 agosto 1978 quando Sara Simeoni varcò l’asticella a 2,01. La di Martino ha fatto di meglio, un solo centimetro in più che nel salto in alto è molto più di quel che sembra. 2,02, nuovo record italiano, nuovo volto nell’atletica di vertice. La gara è ufficialmente vinta da Kajsa Bergqvist, campionessa mondiale in carica, con la stessa misura ma con meno errori in pedana; la scena è però tutta per l’atleta delle Fiamme Gialle. Antonietta è incredula e raggiante. Si concede ad autografi e interviste fin quando viene “rapita” dai giudici dell’antidoping. Ricompare al termine della cena del dopo Meeting; atleti, allenatori, dirigenti e giornalisti la accolgono con un applauso: è lei la regina del Meeting. Il re è Andrew Howe, ma non è soddisfatto, voleva anche lui il record italiano. Apre comunque la stagione con 8,25 in una gara un po’ anomala per lui, abituato a rendere di più negli ultimi salti. Invece la misura viene al primo tentativo e poi a scendere fino all’ultimo salto a 7,75. Il duello in pedana con Jadel Gregorio, gigante buono probabilmente molto distratto dall’imminente parto di sua moglie in Brasile, è più di stile che di misure. Il sudamericano balza a 7,99 ed è terzo superato anche da Oleksiy Lukashevych, secondo con 8,01. Lo spettacolo in pedana è comunque coinvolgente per il pubblico – almeno 8.000 persone – che sostiene gli atleti.
Ma il Meeting non è solo Di Martino e Howe. Due ore densissime, tutte le pedane dei salti impegnate contemporaneamente e le gare in pista. Nella velocità da segnalare il nuovo record del meeting nei 200m: 20”29 di Brian Dzingai; nei lanci bella gara di martello femminile (alle 4 del pomeriggio) con la croata Ivana Brkljacic a 72, 30, la cubana Ypsi Moreno a 71,46 e Clarissa Claretti terza con 69, 38.
Tutte le informazioni sul sito del Memorial Primo Nebiolo
Antonietta Di Martino accanto al tabellone che sigilla il nuovo record italiano di salto in alto
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2La
sfilata degli atleti del CUS Torino
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3La
sfilata degli atleti del CUS Torino
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4La
sfilata degli atleti del CUS Torino
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5La
sfilata degli atleti del CUS Torino
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6Gli
ostacoli
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7I
paracadutisti del CUS Torino
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8I
paracadutisti del CUS Torino
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9La
gara dei 110 ostacoli
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10Salto
Triplo - Magdeline Martinez (Ita)
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11Salto
Triplo - Irina Beskrovnaja (Svk)
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12Salto
Triplo - Mabel Gay (Cub)
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13Salto
in alto - Nicola Ciotti (Ita)
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14I
400m femminili
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15Salto
in lungo - Oleksiy Lukashevych (Ukr)
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16Salto
in lungo - Jadel Gregorio (Bra)
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17Salto
in lungo - Andrew Howe (Ita)
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18Salto
in lungo - Kaba Badji Ndiss (Sen)
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19Andrew
Howe
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20Il
salto record di Antonietta Di Martino
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21Elisa
Cusma Piccione e Antonella Riva
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22
Andrew Howe
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23Fuochi
d'artificio
Torino ha quattordici nuovi cittadini onorari. Nel "libro d'oro" di coloro che hanno avuto il merito di valorizzare Torino nel mondo, questa volta non ci sono premi Nobel, capi di stato o eroi civili, ma un gruppo di sportivi. Sono coloro che un anno fa, durante i Giochi olimpici e paralimpici invernali si sono distinti primeggiando in varie discipline.
A Palazzo Civico, in sala Rossa, il presidente del Consiglio comunale Beppe Castronovo, insieme al sindaco Sergio Chiamparino, ha consegnato l'onorificenza agli olimpionici Matteo Anesi, Stefano Donagrandi, Ippolito Sanfratello, Enrico Fabris, Armin Zoeggeler, Fulvio Valbusa, Cristian Zorzi, Pietro Piller Cottrer, Giorgio Di Centa, e agli atleti paralimpici Daila Dameno, Gianmaria Dal Maistro e Tommaso Salasso, Silvia Parente e Lorenzo Migliari.
Castronovo introducendo la cerimonia, ha ringraziato gli atleti sottolineando come, grazie alle loro imprese, Torino ha avuto l'occasione per presentarsi e farsi apprezzare a livello internazionale.
Il sindaco ha evidenziato come le Olimpiadi abbiano insegnato ad accettare le sfide anche quando si presentano difficili da vincere.
Durante la cerimonia sono intervenuti Tiziana Nasi, Presidente del Comitato Regionale Comitato Italiano Paralimpico, Giancarlo Bolognini, Presidente della Federazione Italiana Sport Ghiaccio e Giovanni Morzenti, Presidente della Federazione Italiana Sport Invernali.
Dopo la consegna delle onorificenze c'è stato il ringraziamento degli atleti: Silvia Parente, a nome degli atleti paralimpici, ha ricordato come per la prima volta le Paralimpiadi abbiano avuto la stessa dignità dei Giochi Olimpici. Giorgio Di Centa ha invece sottolineato come "ancora prima di questo momento ci sentissimo già torinesi". Anche il volto forse più famoso di quei Giochi olimpici, Enrico Fabris, ha preso la parola, per ricordare come quei giorni siano stati il momento più bello della sua vita e come sarebbe importante potersi ancora allenare a Torino.
fonte: cittAgorà
I campioni di Torino 2006
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2Gli
atleti di Torino 2006 in Sala Rossa
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3Giuseppe
Castronovo, Presidente del Consiglio Comunale
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4Daila
Dameno con Giuseppe Castronovo e Sergio Chiamparino
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5Gian
Maria Dal Maistro
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6Silvia
Parente
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7Armin
Zoeggeler
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8Pietro
Piller Cottrer
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9Giorgio
Di Centa
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10Matteo Anesi
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11Stefano
Donagrandi
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12Ippolito
Sanfratello
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13Enrico
Fabris
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14Enrico
Fabris
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15Le
firme dei campioni
Un folto pubblico si è accalcato sulle tribune dello stadio ricavato
in piazza Vittorio Veneto per assistere allo speciale allenamento della
Juventus a favore dell’iniziativa Alleniamoci a farli vivere
destinata a raccogliere fondi a favore della Fondazione ospedale S.Anna.
E’ naturalmente stata la bandiera Alessandro Del Piero a raccogliere il
consenso più grande tra i calciatori intervenuti. Nel corso della manifestazione
è stato comunicato che l’asta per le magliette del capitano e di Pavel
Nedved, ancora aperta su internet sino al prossimo 13 giugno, ha raggiunto
la considerevole cifra di 6mila euro. A questi andranno aggiunte le offerte
del pubblico intervenuto all'allenamento della Juventus in Piazza Vittorio.
il sito della Fondazione Sant'Anna
Alessandro Del Piero
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2Crescere
insieme al Sant'Anna Onlus
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3I
pulcini della Juventus
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4I
pulcini della Juventus
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5Cheerleaders
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6Federico
Balzaretti
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7La
Juventus pronta ad allenarsi
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8I
pulcini della Juventus
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9Birindelli,
Del Piero e Boumsong
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10Il
capitano della Juve, Alex Del Piero
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11Valeri
Bojinov
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12Marcelo
Zalayeta e Jean-Alain Boumsong
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13Del
Piero
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14Valeri
Bojinov
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15Sebastian
Giovinco
Torino è pronta ai blocchi di partenza per iniziare l’avventura che, tra poco meno di due anni, porterà sotto la Mole l’edizione numero trenta dei Campionati europei indoor di atletica leggera. Un evento la cui organizzazione conferma al capoluogo piemontese il ruolo di sede ideale per grandi appuntamenti sportivi. "Anche perché - sottolinea l’assessore allo Sport del Comune di Torino, Renato Montabone – nel mondo non sono molte le città che possono mettere a disposizione di tecnici e atleti impianti moderni e funzionali come quelli torinesi”. Teatro delle sfide sarà l’Oval del Lingotto, struttura polifunzionale che in occasione dei Giochi olimpici invernali è stata sede delle prove di pattinaggio di velocità e nel corso dell’ultimo anno di numerose iniziative sportive, culturali e fieristiche.
"Per ospitare le gare – spiega l’ingegner Giancarlo Revelchione, dirigente del settore Edilizia sportiva della Città di Torino - sarà realizzata una pista a sei corsie che sviluppa 200 metri lineari. L’anello sarà sopraelevato rispetto al piano con un sistema di tralicci, portanti e pannelli. Nell’area interna all’ovale saranno allestite le pedane per il salto in lungo, quello in alto e il lancio del peso". Il ruolo di motore del comitato che organizzerà l’evento è affidato alla Federazione italiana di atletica che ha a sua disposizione un budget iniziale di 4 milioni euro, coperti da contributi di enti locali e sponsor.
"Vogliamo fare dell’Europeo indoor del 2009 - dichiara il presidente federale Franco Arese - una grande festa dell’atletica, di tutta l’atletica italiana, coinvolgendo soprattutto i giovani. Lavoreremo per farne un grande successo organizzativo, così come merita Torino, città che è reduce dai trionfi dell’Olimpiade e dell’Universiade". Arese, che sarà anche il presidente del Comitato Organizzatore Locale, sottolinea quanto importante siano i grandi eventi nell’ottica della promozione dello sport tra i ragazzi. "E’ il modo - conclude il numero uno della Fidal - più diretto e più immediato di coinvolgere i giovani, di lanciare l’atletica leggera, oltre che di stimolare i nostri atleti a migliorarsi", ha aggiunto il numero uno della Federazione. Quella di Torino sarà la quarta edizione degli Europei indoor ospitata da una città italiana. Le tre precedenti si sono svolte a Milano nel 1978 e nel 1982 e a Genova 1992.
fonte: TorinoClick
Europei indoor Torino 2009
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2A.
Morini, R. Montabone, F. Arese, G. Carabelli, M. Damilano
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3Franco
Arese, Presidente della Fidal
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4Un
momento della conferenza stampa
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5Gianni
Romeo e Riccardo D'Elicio
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6Renato
Montabone, Assessore allo Sport, Grandi Eventi sportivi e Tempo libero
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7Maurizio
Damilano
I lavoratori di 'Fuoco e acciaio' uniti nella protesta. Piazza di Palazzo di Città si è trasformata nel ritrovo di un centinaio di lavoratori della Thyssen Krupp e dei Vigili del Fuoco. Chiedevano a gran voce di essere ascoltati dal sindaco e dagli uomini delle istituzioni civiche: megafoni che chiamavano a raccolta, suoni di fischietti, grida di protesta. I mezzi dei Vigili hanno invaso le corsie dei mezzi pubblici, infine, tornata la calma, una delegazione della Thyssen è stata ascoltata da Sergio Chiamparino e Tom Dealessandri.
La protesta davanti a Palazzo Civico
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2La
protesta davanti a Palazzo Civico
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3La
protesta davanti a Palazzo Civico